L’intervento riguarda la ristrutturazione ed il contestuale ampliamento di un immobile residenziale nel comune di Capalbio (Gr). La consistenza dell’immobile è pari a circa 340 mq di superficie utile abitabile e circa 1800 m3 di volume.

Il ruolo svolto nella progettazione ha riguardato gli aspetti di riqualificazione energetica dell’esistente, dell’efficienza energetica della nuova costruzione e gli aspetti di bioedilizia secondo le linee guida della Regione Toscana, per l’ottenimento di un bonus volumetrico. La progettazione è stata svolta attraverso l’ausilio di software BIM (Edificius, Termus e Impiantus della linea Acca) con il quale sono stati sviluppati i calcoli in linea con le norme UNI TS 11300. L’immobile originario consisteva in una struttura con struttura portante in blocchi di tufo, direttamente appoggiata sul terreno, con superficie utile di circa 340 mq distribuita su due piani. Il progetto ha previsto una ristrutturazione della parte esistente ed un ampliamento. Per ottenere l’ampliamento si sono sfruttate le premialità derivanti dalle norme di Biodelizia che consentono, in base alla sostenibilità finale della costruzione di ottenere aumenti volumetrici rispetto all’esistente. Il primo aspetto che si è tenuto in considerazione è stata la riqualificazione ai fini energetici delle strutture disperdenti della costruzione esistente. In particolare, al fine di non toccare la muratura per la realizzazione della successiva impiantistica e per una gestione opportuna delle condense interstiziali, la coibentazione delle strutture è stata operata sia all’esterno, sia all’interno. Esternamente si sono utilizzati pannelli in polistirene espanso e internamente lana di roccia. La stessa procedura è stata seguita per la coibentazione della copertura.
Al fine di isolare il pavimento controterra dal terreno e limitare le dispersioni è stato progettato un vespaio a Igloo sul quale è posato un massetto dove sono affogate le tubazioni per il riscaldamento radiante. Il riscaldamento ed il raffrescamento sono realizzati con pompa di calore aria-acqua che alimenta i pannelli radianti. Al fine di ottimizzare le efficienze ed i rendimenti, il circuito dell’ACS è autonomo e la generazione avviene con una pompa di calore con accumulo pari a 300 litri. L’immobile è stato dotato di un impianto fotovoltaico da 6 kW per la produzione in loco di energia elettrica proveniente da fonte rinnovabile. Al fine di ottenere un ulteriore vantaggio dagli strumenti di gestione passiva dell’energia, sono state progettate e dimensionate due serre solari ai sensi del DPR 02/04/2009 n° 59 che hanno permesso un abbattimento della richiesta di energia primaria dei locali limitrofi del 25%.

Secondo le linee guida dell’edilizia sostenibile, sono state attuate le seguenti migliorie, fra le altre, in materia di prestazione energetica:
- Riduzione dei consumi energetici per la climatizzazione invernale rispetto ai valori limite di legge del fabbisogno annuo di energia primaria attraverso strategie complessive di isolamento termico ed utilizzo di infissi ad alte prestazioni. Tale riduzione è stata calcolata in 17,54%.
- Riduzione di consumi energetici per il riscaldamento dell’edificio attraverso l’impiego di sistemi solari passivi e presenza assenza di sistemi solari passivi. L’indicatore per questo tipo di intervento è la percentuale di superficie delle aperture direttamente soleggiata al 21/12 alle ore 12. Per la valutazione di questo tipo di parametro è stato modellato l’edificio attraverso il programma BIM Edificius e sono state valutate le ombre sui vari prospetti dell’immobile, intervenendo dove possibile ad una riorganizzazione delle superfici vetrate. Il risultato finale è una superficie vetrata esposta al sole pari al 57,77 % rispetto al totale.
Riduzione dei consumi energetici per la produzione di acqua calda sanitaria attraverso l’impiego dell’energia solare. L’indicatore di questo tipo di intervento è il fabbisogno medio annuale di energia termica per la produzione di acqua calda sanitaria soddisfatto con energie rinnovabili. In progetto è stato previsto di produrre l’ACS con pompa di calore collegata all’impianto fotovoltaico. L’impianto soddisfa il 100% della richiesta.
- Diminuzione dei consumi elettrici durante il funzionamento dell’edificio. L’indicatore per questo tipo d’intervento è il raffronto tra consumi standardizzati di energia elettrica e l’ottimizzazione ottenuta attraverso i disposizitivi di riduzione o di produzione di energia elettrica da rinnovabile. Il progetto ha portato, attraverso l’utilizzo di apparecchi in classe A ad un risparmio previsto del 34,32 %.
- Mantenimento delle condizioni di comfort termico negli ambienti interni nel periodo estivo, evitando il surriscaldamento dell’aria. L’indicatore per questo tipo d’intervento è il coefficiente di sfasamento dell’onda termica delle superfici opache in base alla norma UNI 10375. L’utilizzo della tipologia di muratura porta un’onda termica con sfasamento superiore alle 12 ore.
- Controllo dell’umidità interna delle pareti al fine di evitare fenomeni di condensa e muffe. Le verifiche analitiche e grafiche (metodo di glaser) sono state realizzate attraverso il programma BIM Termus. Nessuna struttura di progetto è soggetta a condensa né superficiale né interstiziale.
Il complesso degli interventi sopra elencati hanno portato al miglioramento dell’indice di prestazione energetica di 5 classi energetiche passando dalla classe energetica F con un EPgl,nren pari a 251,56 kWh/m2anno fino alla classe energetica A4 con un EPgl,nren pari a 12,1920 kWh/m2anno.
