La riflessione è sia un effetto fisico che un’azione concettuale.
Il paesaggio entra nell’anima e riflette la condizione interiore che porta al confronto con i propri limiti.
La fusione tra cielo e terra innesca la percezione dell’infinito; la torre di pietra, nata dalle viscere della terra, diventa rifugio e offre le condizioni primarie per la sopravvivenza: aria, acqua, un letto, una protezione. Il rifugio stesso è parte di questo paesaggio estremo, in cui anche la vegetazione è ridotta in forme minime e puramente funzionali.
La nostra proposta per un concorso di progettazione per la realizzazione di un rifiugio sicuro e lontano dalla tecnologia nel grande deserto salato Salar de Uyuni.
